Il Covid-19 ha oscurato l’obbiettivo di Giovanni Gastel, uno dei più importanti fotografi al mondo, nato a Milano 65 anni fa e autore di migliaia di scatti impressi nella memoria collettiva.
Figlio di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, nonché nipote del regista Luchino Visconti, la sua carriera inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni 70. Le prima immagini sono principalmente still life realizzate per la casa d’aste londinese Christie’s. La svolta della sua carriera arriva nel 1981 grazie all’incontro con l’agente Carla Ghiglieri, apripista al mondo della moda. Dopo la pubblicazione di una scatto per il magazine Annabella nel 1982, prendono il via le collaborazioni con Vogue Italia e, successivamente, con Mondo Uomo e Donna a cui faranno seguito quelle con Glamour, Vanity Fair, Elle e Rolling Stone, Amica e tanti antri, in anni più recenti.
Il boom del made in Italy mette il turbo alla sua carriere nel mondo della moda; tra gli anni 80 e 90 Gastel realizza campagne pubblicitarie per le più prestigiose maison italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Krizia e Salvatore Ferragamo. Dopo poco anche le maison d’Oltralpe Dior, Nina Ricci e Guerlain si affidano a lui.
Nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal critico d’arte Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale venendo accostato a nomi quali Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri nonché a quelli dei colleghi stranieri Richard Avedon, Annie Leibovitz e Helmut Newton.
Oltre alla moda Gastel diventa sempre più richiesto come ritrattista. Questo ramo della fotografia, soprattutto dagli anni duemila, lo coinvolge a tal punto da avere davanti al suo obbiettivo personalità del calibro di Barack Obama, Roberto Bolle, Diego Armando Maradona e Marco Pannella. Il Museo Maxxi di Roma gli dedica una mostra nel 2020 con una selezione di 200 scatti prevalentemente in bianco e nero che ritraggono volti di personaggi del mondo della cultura, del design, dell’arte, del cinema, della musica e, ovviamente, della moda. Lo scorso anno Skira Editore pubblica il volume ‘The people I like’, selezionando gli scatti che più avevano colpito Gastel. Persone incontrate durante 40 anni di carriera scanditi da immagini sempre a fuoco sulla contemporaneità.