L’impossibilità del confronto diretto e il rapporto personale che salta sono stati un “totale disastro” per le connessioni creative e distributive di Gucci. È quanto sostiene il CEO della griffe Marco Bizzarri, ospite della seconda edizione degli Online Fashion & Luxury Talks 2021 di Rcs Academy e Corriere della Sera. Secondo il manager, infatti, il lockdown e le conseguenti limitazioni di questi mesi, hanno messo in difficoltà gli aspetti creativi che necessitano di contatto interpersonale, soprattutto “tra il nostro direttore creativo Alessandro Michele e i designer dell’ufficio stile, ma anche tra modellisti e prototipisti”.
“Per un settore come il nostro – ha continuato Bizzarri – essere costretti a casa è un totale disastro: abbiamo 500 negozi nel mondo e io sono solito viaggiare per parlare con i direttori e capire come vanno le cose. La parte qualitativa non la vedi dai numeri, e invece i numeri sono stati spesso l’unica cosa su cui basarci”. Tuttavia, “abbiamo accelerato sul fronte dell’innovazione tecnologica, adottando ad esempio un software in 3D che permette al direttore creativo di vedere lo sviluppo dei prodotti in modo veloce. E poi abbiamo lavorato sulla sostenibilità. Progetti che avremmo realizzato, ma forse non così velocemente”.
Il 2021 è l’anno che segna anche il centenario del marchio, fondato a Firenze nel 1921. In quest’occasione, Alessandro Michele presenterà la prossima collezione dal nome ‘Aria’ attraverso un cortometraggio il 15 aprile su diverse piattaforme digitali in tutto il mondo.