Da domenica 14 a mercoledì 17 febbraio, la Grande Mela ospiterà la fashion week dedicata alle collezioni femminili autunno/inverno 2021-22. Per la prima volta il programma è incluso all’interno dell’American Collections Calendar. La nuova formula iper-inclusiva ideata da Tom Ford, presidente del Council of Fashion Designers of America, comprende anche tutti i marchi americani che non presenteranno durante i quattro giorni ufficiali. Come annunciato poche settimane fa, la nazionalità assicura l’inserimento nel calderone a stelle e strisce a prescindere da data e location dell’evento. Per quanto concerne la Nyfw, la schedule ha un unico vero big name: Tom Ford.
Domenica, Jason Wu aprirà la manifestazione con la sua sfilata dal vivo cui seguiranno oltre 50 appuntamenti digitali e la versione extra-small della New York fashion week: Men’s che non è solo stata condensata in un solo giorno, ma addirittura in poche ore. I designer sveleranno infatti le proposte il 15 febbraio dalle 12:00 alle 14:00 su Runway360, piattaforma online realizzata dal Cfda; ogni marchio avrà a disposizione 10 minuti. Oltre a Wu, gli altri nomi internazionalmente riconosciuti sono pochissimi: Anna Sui, Rebecca Minkoff, Alice + Olivia, Badgley Mischka e, in chiusura, proprio Tom Ford.
Sembrano passati secoli da quando la manifestazione americana durava quasi 10 giorni, animata da big brand come Marc Jacobs, Ralph Lauren, Calvin Klein, Tommy Hilfiger, DvF e Michael Kors. Brand storici che, ancor prima dell’emergenza sanitaria, avevano iniziato a diradare la propria presenza, diversificarla e, in alcuni casi, cancellarla del tutto.
Ora, per ritrovarne alcuni, occorre consultare l’esordiente American Collections Calendar guardando ben oltre la New York fashion week in sé. Già a partire dal giorno successivo si leggono le presenze di Gabriela Hearst, Zimmerman e Proenza Schouler. La sfilata di Carolina Herrera sarà il 23 febbraio, stessa data anche per Coach. Oscar de la Renta invece è in programma il 2 marzo, seguiranno Rick Owens, Altuzarra e Thom Browne. Persino una della (poche) nuove leve della moda statunitense come Christian Siriano ha salutato la kermesse.
Non importa dove né quando, basta dimostrare di essere nati nella patria di George Washington per essere ammessi al calendario versione long-form ideato da Ford.