Under Armour intravede la ripresa. Il gruppo statunitense di abbigliamento e attrezzature sportive, che aveva chiuso il secondo trimestre tra aprile e giugno con una perdita di 183 milioni di dollari, ha archiviato il terzo trimestre contenendo il calo delle vendite.
La società ha chiuso il periodo terminato lo scorso 30 settembre con ricavi per 1,43 miliardi di dollari (1,22 miliardi di euro), in lieve aumento rispetto agli 1,42 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2019.
In Nord America, in particolare, le vendite sono diminuite del 5% a 963 milioni di dollari, mentre all’estero hanno registrato un -18 per cento. L’e-commerce del trimestre è invece cresciuto di oltre il 50 per cento. I ricavi wholesale sono scesi del 7% a 830 milioni. Su questo fronte, peraltro, la prospettiva è l’uscita del brand, in cinque anni, da 2mila-3mila wholesaler del Nord America.
L’abbigliamento sportivo Under Armour ha subito nel quarter una flessione del 6% a 927 milioni, mentre il footwear è salito del 19% a 299 milioni. Balzo in avanti del 23% per gli attrezzi da allenamento, a 145 milioni.
Per l’intero esercizio, la previsione dell’azienda è di un calo del turnover a un tasso “high-teen”, dopo la precedente previsione di una flessione fra il 20% e il 25% per la seconda parte dell’anno. Il nuovo outlook è comunque migliore dello scenario degli analisti, che prevedono ricavi in discesa del 25,7 per cento.
Nel cumulato dell’anno, tuttavia, l’azienda soffre gli effetti della pandemia. Le vendite tra gennaio e settembre si sono attestate a 3,07 miliardi di dollari, rispetto ai 3,8 miliardi di dollari di dodici mesi prima. Il risultato netto, da parte sua, resta negativo, con perdite per 733 milioni di dollari, mentre nei primi nove mesi del 2019 la società ha guadagnato 107 milioni di dollari. Il margine lordo della società è diminuito di quaranta punti base (al 47,9%) rispetto al terzo trimestre del 2019.
Con la trimestrale il gruppo ha anche annunciato di avere raggiunto un accordo per la vendita della piattaforma MyFitnessPal, che supporta oltre 200 milioni di utenti nel fitness, al fondo di private equity Francisco Partners per 345 milioni di dollari. La piattaforma fa parte del business Connected Fitness di Under Armour, che include anche le piattaforme MapMyFitness ed Endomondo. Le attività di quest’ultima, nei piani, saranno interrotte a fine anno, mentre MapMyFitness, che include MapMyRun e MapMyRide, resta cruciale nella strategia digital dell’azienda americana, in quanto strettamente connessa al business del footwear.
Lo scorso settembre, Under Armour ha annunciato un piano che prevede il licenziamento di circa 600 dipendenti in tutto il mondo, a causa dell’impatto della pandemia di Covid-19 sulla sua attività.