Hermès rivede la crescita nel terzo trimestre, confermando la ripresa del mercato asiatico. Nel terzo trimestre dell’anno, infatti, i ricavi della maison francese hanno segnato un +4% (+7% a cambi costanti). Nei nove mesi al 30 settembre scorso, il giro d’affari di Hermès ha perso il 14% (-11% a cambi costanti) per poco meno di 4,3 miliardi di dollari. Il dato evidenzia un miglioramento rispetto al -24% del primo semestre e al -41% del solo secondo quarter, il più penalizzato (ad oggi) dalle restrizioni anti-Covid.
A livello geografico, solo l’Asia (escluso il Giappone) risulta in positivo (+4%), sostenuta da Cina continentale, Corea, Australia e Thailandia. L’attività a Hong Kong e Singapore è migliorata, fa sapere la nota del gruppo francese. In “forte crescita” le vendite online che beneficiano della nuova piattaforma digitale, implementata quest’anno, a Hong Kong, Macao e Corea. Di contro, il Giappone segna un -11%, mentre l’Europa (Francia esclusa) e l’America hanno registrato, rispettivamente, un -27% e -29 per cento. In Francia i ricavi di Hermès evidenziano un calo del 33 per cento.
“Nel 2020 – ha dichiarato Axel Dumas, executive chairman di Hermès – stiamo assistendo all’affermazione di un impegno strategico che guarda alla responsabilità sociale e ambientale, alla digitalizzazione, nonché a dinamiche di mercato positive in Asia. Tenere conto di questi cambiamenti profondi e duraturi ci permette oggi di rimanere fiduciosi, nonostante un futuro ancora incerto. La nostra buona performance ci consente di continuare a investire e creare posti di lavoro”.