Pigna lancia nuovo brand di stationery di alta gamma

Massimo Fagioli
L’heritage di 180 anni di attività e la capacità di parlare alle nuove generazioni. Sono questi gli asset di Pigna, nota azienda italiana di cartotecnica per la scuola e per l’ufficio, che ha lanciato il nuovo brand P di Pigna, attingendo al patrimonio culturale e manifatturiero italiano, all’arte della tipografia e della bella scrittura a mano, di cui Cartiere Paolo Pigna è interprete a livello mondiale dal 1839. “P di Pigna guarda al mondo dello stationery per adulti, un segmento nel quale crediamo ci siano ottime possibilità di crescita”, ha raccontato a Pambianconews Massimo Fagioli, presidente e CEO di Pigna.
Il nuovo progetto nasce con la direzione artistica del designer Matteo Ragni, vincitore di due premi Compasso d’Oro. La prima collezione si accompagna al lancio di un manifesto che racchiude 8 punti per i quali 8 brand ambassador (tra loro Saturnino Celani, Cino Zucchi, Federico Buffa e Filippo La Mantia) sono stati chiamati a dare la propria personale interpretazione del valore della carta e della scrittura. “Il lancio del brand P di Pigna – ha continuato Fagioli – è un passo importante per la crescita e l’evoluzione di Pigna in un nuovo mercato oltre il mondo scuola in Italia e all’estero. È un progetto inedito nel mondo della carta e della scrittura all’insegna del made in Italy, del design e della sostenibilità nella scelta dei materiali. Un progetto che parla a donne e uomini che ricercano oggetti espressione di bellezza e di fatto bene, con cura, che è l’essenza dell’italianità più autentica”. Il nuovo brand punta a consolidare la forza dell’azienda sul mercato italiano, per poi crescere in Europa, nel Far East e, appena la congiuntura lo consentirà, negli Stati Uniti.
Il debutto di P di Pigna comporterà dei cambiamenti nel network distributivo del gruppo. “I canali storici di Pigna – ha precisato Fagioli – sono cartolerie, rivenditori al dettaglio, grossisti e grande distribuzione. Il posizionamento di P di Pigna è diverso, quindi punteremo su cartolerie selezionate e insegne luxury in linea con una proposta stationary di alto livello”.
A fine 2019, il gruppo Buffetti, attivo nella distribuzione di prodotti per ufficio, scolastica e modulistica, ha concluso le operazioni per salire al 100% delle Cartiere Pigna, contribuendo al rilancio dell’azienda per mezzo di tre fattori fondamentali, la forza commerciale e grande distribuzione, la capacità finanziaria e l’heritage del marchio e l’eccellenza dei prodotti. “In questo momento è ovviamente difficile fare previsioni sull’andamento futuro -ha dichiarato il numero uno dell’azienda -. Con Buffetti abbiamo steso un piano strategico di crescita. Nel 2019 Pigna ha registrato un fatturato di 31,2 milioni di euro, in progressione del 6,6% sul 2018. Obiettivo di business di P di Pigna nel piano 2020/2022 è quello di aggiungere un 10-15% al fatturato totale di Pigna”.
“P di Pigna – ha dichiarato il direttore creativo, Matteo Ragni – è un brand che affonda le proprie radici nei valori storici di Pigna, ma che vuole essere altro da sé, proiettandosi verso una contemporaneità senza nostalgie. Il fil rouge di questo progetto è l’italianità, non stereotipata, ma autentica e onesta. Mi piace pensare che i taccuini, i quaderni, le matite e le penne di P di Pigna diventino strumenti e diari di bordo, capaci di custodire le nostre esperienze di vita.”
“P di Pigna – ha concluso il CEO Fagioli – nasce come brand aperto alle collaborazioni. La prima ci vedrà affiancati al brand di design Danese Milano e sarà una capsule dedicata a Enzo Mari, uno dei uno dei principali maestri e teorici del design italiano”.

PH: PdiPigna