L’emergenza sanitaria congela la corsa del menswear italiano a fine 2019, quando la moda maschile (settore che include abbigliamento in tessuto, maglieria esterna, camiceria, cravatte e abbigliamento in pelle) ha superato i 10 miliardi di turnover con una crescita del 6,6 per cento. È quanto emerge da una nota del Centro Studi di Confindustria Moda per Smi, diffusa in concomitanza con la conferenza stampa di presentazione di Pitti Connect, piattaforma web che fino al 9 ottobre raggrupperà le manifestazioni Pitti Uomo 98, Pitti Bimbo 91 e Pitti Filati 87. A gennaio, in occasione della scorsa edizione di Pitti Uomo, si era stimato un prudenziale +4,0%, risultato superato a consuntivo, grazie soprattutto al dinamismo dimostrato dalla moda maschile sui mercati internazionali. Le esportazioni sono cresciute del 9,9% portandosi a poco più di 7 miliardi di euro: in tal modo, l’incidenza dell’export sul fatturato passa al 69,3 per cento.
Se si considera il mercato italiano, con riferimento all’anno solare 2019 gli acquisti di moda maschile da parte delle famiglie residenti presentano ancora una flessione, contabilizzata nel -4,1% secondo le rilevazioni effettuate da Sita Ricerca per conto di Smi.
Purtroppo l’arrivo dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha frenato la corsa della moda maschile. I dati ad oggi disponibili consentono di fotografare l’evoluzione del comparto nei primi tre mesi dell’anno, dando conto del primo impatto che il settore ha accusato a seguito della pandemia. Nel gennaio-febbraio l’export si era chiuso a +3,3%, l’import a +3,2 per cento. Il trimestre presenta invece per la prima volta da diversi anni una dinamica negativa: in gennaio-marzo, infatti, il calo è del 6,0% in termini di export. Il solo mese di marzo assiste ad una contrazione del 26,7% bruciando 147,7 milioni di euro rispetto al marzo 2019. Analizzando i mercati di sbocco, nel primo quarter 2020 Regno Unito, Germania e Francia perdono rispettivamente il 4,1%, il 1,3% e il 8,0%; anche la Spagna, pur su livelli inferiori, cala del 2,5%. Restano, invece, in aumento i flussi destinati alla Svizzera, nell’ordine del +8,5 per cento.
Nell’ambito di Pitti Connect è stata inoltre comunicata la collaborazione triennale con UniCredit.
La collaborazione è stata inaugurata con il lancio di ‘The Sustainable Style’, il progetto di punta di un programma dedicato ai temi della sostenibilità e della promozione dei giovani talenti. Dal 16 lugli al 9 ottobre, i visitatori della piattaforma potranno accedere a uno speciale showcase attraverso il quale conoscere il lavoro di tredici designer + uno special guest, Y/Project di Glenn Martens, tutti accomunati dall’aver intrapreso un proprio percorso verso una moda responsabile e sostenibile.