La crisi dei department store potrebbe portare al collasso (per molte aree del Paese, già annunciato da anni) dei mall americani. La conferma arriva dal New York Times, secondo cui a rischio, nei prossimi cinque anni, ci sono il 25% dei centri commerciali che popolano le città Usa.
“Il classico mall americano – si legge sul New York Times -, con i suoi vasti parcheggi, scale mobili e aria condizionata, un’atmosfera densa di campioni di fragranze e odore dei biscotti di Mrs. Fields, è stato costruito attorno ai department store. Tuttavia, la pandemia è stata devastante per il settore delle vendite al dettaglio e molti di questi negozi stanno scomparendo rapidamente. Alcune catene non sono in grado di pagare l’affitto e importanti player come Neiman Marcus e J.C. Penney hanno dichiarato bancarotta. La chiusura di questi store potrebbe indurre altri inquilini ad abbandonare i mall, mentre specialty chains come Victoria’s Secret stanno riducendo il loro network”.
“In questo periodo sono fallite più aziende di quante nessuno di noi si fosse mai aspettato e credo che il trend accelererà nel corso del 2020, purtroppo”, ha dichiarato al New York Times Deborah Weinswig, fondatrice di Coresight Research, società di consulenza e ricerca specializzata nei settori della vendita al dettaglio e della tecnologia . “Inoltre, coloro che non sono andati in bancarotta – ha continuato Weinswig – vedono in questa fase un’occasione per snellire il loro portfolio di real estate”.
Weinswig ha concluso spiegando che i centri commerciali che saranno in grado di resistere all’attuale crisi avranno dei format più sani (inquilini finanziariamente solidi, metrature meno vaste per ogni insegna), ma ha anticipato che circa il 25% dei quasi 1.200 mall del Paese sono in pericolo.