Kering punta gli occhi sulla biodiversità. Il gruppo francese, già da tempo attivo in tema di sostenibilità, ha infatti pubblicato, per la prima volta, una strategia specifica sulla biodiversità con una serie di nuovi obiettivi “atti a conseguire un impatto ‘netto positivo’ sulla biodiversità entro il 2025”, recita la nota ufficiale. Come specificato, per un’azienda avere un impatto ‘netto positivo’ sulla biodiversità significa che “le alterazioni che causa con le sue attività aziendali sono compensate dagli impatti positivi sulla biodiversità”.
Nello specifico, nei termini temporali stabiliti, Kering si impegna, tra le altre cose, a rigenerare e proteggere un’area che è circa sei volte il totale dell’impronta del territorio dell’intera supply chain del gruppo, risalendo fino alla produzione della materia prima; a convertire 1 milione di ettari di fattorie e pascoli delle sue supply chain in un’agricoltura rigenerativa; e a proteggere un ulteriore milione di ettari di habitat all’esterno della sua supply attraverso programmi che sostengono la protezione della biodiversità, il sequestro del carbonio e il miglioramento del sostentamento. In aggiunta a questi impegni, la strategia prevede “una serie di nuovi obiettivi specifici in tema di approvvigionamento e operazioni affinché agiscano in sintonia per proteggere la biodiversità nella supply chain del gruppo”.
Per sostenere l’implementazione della sua strategia, il gruppo ha anche lanciato il ‘Kering for Nature Fund: 1 Million Hectares for the Planet’ in collaborazione con Conservation International. Questo fondo permetterà di finanziare progetti di agricoltura rigenerativa in tutto il mondo, con l’obiettivo di applicare pratiche rigenerative a un milione di ettari di territorio. L’attenzione sarà rivolta principalmente alle materie prime che esercitano gli impatti ambientali più significativi, quali pelle, cotone, cashmere e lana. L’obiettivo ultimo del fondo è “contribuire alla trasformazione della produzione di materie prime nel settore della moda e trainare il cambiamento verso pratiche agricole che risultino in armonia con gli ecosistemi naturali”.
“L’integrazione di una strategia sulla biodiversità specifica – che ora rientra nella nostra più ampia strategia sulla sostenibilità – nelle operazioni quotidiane di Kering risulta cruciale per contribuire a flettere la curva sulla perdita della biodiversità nel corso dei prossimi anni”, ha dichiarato Marie-Claire Daveu, chief sustainability officer e head of international institutional affairs di Kering.