La sicurezza è stata fin da subito una delle priorità di Rinascente che, solo per l’approvvigionamento di mascherine, guanti monouso e gel disinfettante, ha già speso “un milione di euro”. Così racconta a Il Sole 24 Ore il CEO Pierluigi Cocchini, senza contare che “ci saranno tutti i costi per l’applicazione dei nuovi processi, dall’organizzazione degli spazi dedicati al personale fino ai controlli di sicurezza sui clienti”.
Gli investimenti in sicurezza per far tornare i clienti sembrano aver avuto un immediato riscontro: “Nei primi giorni dopo la riapertura abbiamo avuto un’affluenza maggiore rispetto a quella registrata poco prima del lockdown, a marzo”, continua l’amministratore delegato. Le performance cambiano da negozio a negozio, ma a soffrire l’assenza di flussi turistici sono soprattutto le città d’arte: “Milano, Firenze e i due negozi di Roma hanno registrato una regressione sullo stesso periodo del 2019, ma ce lo aspettavamo: sono punti vendita molto frequentati dai turisti. Nelle altre città stiamo andando bene: i risultati sono inaspettati”. Tanto è vero che, subito dopo il 18 maggio, il department store ha registrato “scontrini più importanti”. Tra i prodotti più venduti, primeggiano sul podio “le calzature, sia da uomo sia da donna, seguite dagli accessori, in particolare le borse da donna. Al terzo posto il tessile: donna, uomo e bambino”.
In attesa che la scommessa sul ritorno della clientela, specialmente straniera, abbia un esito positivo, il team di Rinascente è al lavoro sul debutto nell’e-commerce: “Il progetto è antecedente al Covid-19 e il lancio avverrà nel mese di giugno: saremo pronti con circa 700 brand e 15mila referenze, in primis per il mercato italiano, e poi allargheremo le vendite anche all’estero”, conclude Cocchini, dicendosi “fiducioso”.