“Guardiamo al 2019 come anno di progressi in tutte le nostre iniziative strategiche. L’accelerazione nel quarto trimestre, nella gran parte dei nostri mercati, va attribuita al fatto che abbiamo elevato il nostro mix di vendita verso prodotti di maggior valore in ogni categoria della gioielleria, con un aumento delle proposte in oro, nonchè in oro e diamanti. I prezzi più alti di questi articoli hanno contribuito all’aumento di circa il 10% del retail price medio rispetto all’anno precedente”. È con queste parole che Alessandro Bogliolo, CEO di Tiffany, ha commentato l’andamento dei 12 mesi conclusi il 31 gennaio scorso del player newyorkese della gioielleria.
Nell’anno Tiffany ha registrato vendite per 4,4 miliardi di dollari (circa 4,1 miliardi di euro), in sostanziale stabilità rispetto al 2018, mentre i profitti sono scesi da 586 a 541 milioni di dollari. A livello geografico, nel 2019, l’Asia Pacific segna un +2%, mentre le Americhe perdono un punto percentuale. A +1%, invece, l’andamento del Giappone, contrapposto a -1% registrato dall’Europa.
Nel solo quarto trimestre le vendite del gruppo della gioielleria sono cresciute del 3% a 1,4 miliardi di dollari, mentre gli utili hanno subito una flessione da 205 a 201 milioni di dollari.
Ad oggi, anche in vista del completamento del passaggio a Lvmh, Tiffany non ha formalizzato la guidance sul 2020. “Il nostro obiettivo principale – ha concluso Bogliolo – è ora quello di preparare la nostra azienda, il business e le nostre comunità a rispondere alla pandemia di Covid-19 e poi al ritorno alle normali operazioni. La salute e il benessere dei nostri dipendenti e clienti sono fondamentali e continuiamo ad adottare misure di salvaguardia e piani raccomandati nei nostri negozi, uffici e fabbriche in linea con il variare delle circostanze”.
In mattinata, in risposta a indiscrezioni che volevano Lvmh pronta ad acquistare le azioni di Tiffany direttamente sul mercato, in quanto le stesse costano oggi meno che in Opa (a causa del calo attuale dei titoli del lusso sui listini borsistici), il colosso guidato da Bernard Arnault ha diffuso la seguente precisazione: “Di recente sono circolati rumors secondo le quali Lvmh avrebbe preso in considerazione l’acquisto di azioni Tiffany sul mercato aperto -si legge nella nota-. Questi rumors inducono Lvmh a ricordare che, conformemente all’accordo concluso con Tiffany nel novembre 2019, Lvmh è attualmente impegnata a non acquistare azioni Tiffany”.