A causa dell’emergenza Coronavirus, il Salone del Mobile di Milano previsto dal 21 al 26 aprile sarà rinviato a giugno, dal 16 al 21. “Sto chiedendo agli amici del settore dell’arredamento e del Salone del Mobile – ha dichiarato ieri il Sindaco Giuseppe Sala – uno sforzo perché Milano ora non può fermarsi. Dobbiamo lavorare affinché il Coronavirus non si diffonda, ma non si deve diffondere nemmeno il virus della sfiducia. Non è facile, ma credo che questa sia la decisione giusta”.
La decisione definitiva è stata presa ieri pomeriggio nel corso della riunione del Cda di Federlegno Arredo Eventi. Scongiurato quindi l’annullamento che avrebbe creato un danno di notevole entità, superiore, si stima, ai 120 milioni di euro. La manifestazione dell’anno scorso si era chiusa con oltre 386mila visitatori provenienti da 181 Paesi. In ballo ci sono mercati di riferimento importantissimi come l’Asia, ma anche sbocchi decisivi per l’export europeo, come Germania e Francia. Il presidente del Salone Claudio Luti ha definito la manifestazione “non una semplice fiera, ma un posto dove si fa business”. Per questa edizione sono attesi oltre 2200 espositori.
Sarà un giugno frenetico. Le nuove date della design week meneghina andranno in sovrapposizione con due appuntamenti nevralgici per la moda maschile. Dal 16 al 19 giugno andrà in scena infatti la 98esima edizione di Pitti Uomo e, dal 20 al 24, Milano Moda Uomo. Negli ultimi anni si è assistito a un avvicinamento costante tra moda e design, basti pensare alle numerose maison del lusso che espongono le proprie proposte di arredamento durante il Salone e il Fuorisalone. La sovrapposizione delle manifestazioni, soprattutto a Milano, potrebbe mettere in difficoltà le aziende impegnate su entrambi i fronti e alcuni addetti ai lavori, divisi tra giacche tartan e tavoli in radica di noce. Milano non si fermerà, il traffico automobilistico probabilmente sì.