A più di un anno dall’incidente di comunicazione legato al #DGTheGreatShow, l’evento con un migliaio di ospiti organizzato a Shanghai nel novembre 2018, Dolce & Gabbana ha recuperato il 50% sul mercato cinese e “il pareggio totale avverrà alla fine del 2020”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Alfonso Dolce, fratello dello stilista Domenico e CEO di Dolce & Gabbana, che ha inoltre fatto il punto sui conti del 2019 “che chiuderanno con ricavi pari a circa 1,3 miliardi contro gli 1,349 dell’anno precedente”.
Il percorso per capire a fondo la cultura della Cina, si legge sul quotidiano italiano, ha coinvolto tutti, dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana al management, riorganizzato completamente nelle tre sedi di Shanghai, Hong Kong e Pechino. “Lo abbiamo compiuto a fianco delle istituzioni, a stretto contatto con il ministero dei Beni culturali di entrambi i Paesi e le rappresentanze diplomatiche italiane in Cina. Ed è stata una sorpresa perché abbiamo scoperto radici comuni come la passione per il lavoro artigianale”, ha continuato Alfonso Dolce.
Dolce & Gabbana ha inoltre partecipato alla seconda edizione di China International Import Expo (Ciie), che si è tenuta dal 5 al 10 novembre 2019 presso il Shanghai International Exhibition Centre. La maison è stata presente come uno degli espositori del lusso italiano, con uno stand di 400 metri quadrati.
A fine 2018, la Cina valeva 25o-26o milioni di euro, il 20% del fatturato di circa 1,3 miliardi registrato quell’anno da Dolce&Gabbana. “Nel 2020 è previsto il recupero totale in Cina — ha dichiarato il CEO — e un’accelerazione anche grazie a mercati come il Sud America, che aumenta del 50%”. Ad oggi l’azienda registra buone performance in Nord America, area che registra un +10 per cento.