Malo investe online e spinge oltre confine
Malo guarda oltre confine per incrementare il proprio fatturato. Il noto marchio di maglieria acquisito nel 2018 da Finplace 2, società italiana che fa capo all’imprenditore veneto Walter Maiocchi e ai soci Luigino Belloni e Bastian Mario Stangoni, si concentra su nuove strategie retail on e off line.
“All’inizio del 2020 si susseguiranno due aperture importanti, Napoli e Monte Carlo; continueremo inoltre un percorso negli Stati UNiti iniziato nel 2019 con l’inaugurazione di uno showroom e la possibile apertura di uno store a New York. L’estero rappresenta il 40% del nostro fatturato, nel 2020 il nostro obiettivo è rovesciare questa percentuale”, ha spiegato a Pambianco TV Maiocchi durante la recente edizione di Pitti Uomo (7-10 gennaio).
“L’anno 2019 si è chiuso a quota 10 milioni di euro e speriamo di arrivare a 15 nel prossimo esercizio, grazie proprio a un rilancio sull’estero”, ha illustrato il manager.
Il brand ha recentemente svelato il suo nuovo sito che ingloba anche la e-boutique, uno spazio virtuale concepito come piattaforma di colloquio con i clienti.
La griffe ha inoltre dato vita a un progetto di riparazione e rigenerazione artigianale, ‘Malo Forever’: “L’iniziativa rientra nella logica della riqualificazione dei nostri capi importanti che vorremmo vivessero ‘per sempre’. Abbiamo avuto molte richieste da alcune clienti che hanno nel cassetto i nostri capi da molti anni a cui vorremmo dare una seconda vita rimettendoli completamente a nuovo prima di riconsegnarli al proprietario”, ha dichiarato Maiocchi. Per avvalersi del servizio è necessario recarsi in uno degli store Malo presentando l’indumento da rigenerare. Il personale nei negozi Malo è il principale punto di contatto durante tutto il processo, dal ritiro nello store alla riconsegna.