Eta (Swatch) fornirà ancora i meccanismi a terzi

Headquarter Swatch Group
Eta, filiale di Swatch Group che fornisce watch mechanisms ai principali player dell’orologeria, dovrà continuare a fornire movimenti meccanici a clienti terzi. La Commissione della concorrenza (Comco) ha infatti prolungato l’accordo con il gigante di Bienne che scadeva alla fine del 2019. L’intesa con Swatch è stata allungata di un anno, fino al termine del 2020. L’antitrust ha quindi ribaltato quanto proposto in precedenza: come riportato dalle agenzie pochi giorni fa, infatti, l’organo per la concorrenza era pronto a imporre alla controllata di Swatch Group il divieto di fornitura a terzi a partire da gennaio, fatta eccezione per le aziende di piccole-medi dimensioni (secondo Reuters, entro i 250 dipendenti).
Il verdetto definitivo sull’argomento dovrebbe arrivare entro la prossima estate.
L’inizio della vicenda risale al 2013, quando la Comco aveva concluso un accordo con Swatch per evitare una posizione dominante sul mercato di Eta, costringendola a consegnare determinati quantitativi di movimenti anche ai produttori rivali. Tale intesa, in vigore come detto sino a fine 2019, prevedeva una riduzione graduale dei quantitativi forniti.
Dal canto suo, la stessa Swatch vorrebbe liberarsi dell’obbligo di fornitura per decidere liberamente delle proprie partnership. “Dalla firma dell’accordo tra Comco e Swatch Group nel 2013 – si legge nella nota del gruppo guidato da Nicolas Hayek -, il mercato dei movimenti meccanici in Svizzera è sostanzialmente cambiato: l’Eta non è più leader di mercato in questo settore. In linea con l’accordo raggiunto nel 2013 e con la volontà di Swatch Group, i volumi e le capacità di produzione sono stati ridotti di anno in anno”.
In mattinata le azioni di Swatch Group perdevano quasi due punti percentuali alla Borsa di Zurigo.