Il 2020 sarà un anno all’insegna di una crescita modesta per la pubblicità globale. Secondo il report ‘Advertising Expenditure Forecasts’ di Zenith, riportato da Primaonline.it, il prossimo anno gli investimenti pubblicitari aumenteranno del 4,3%, ma l’audience pubblicitaria si ridurrà dell’1,6%, portando così a una crescita dei costi media del 6,1 per cento.
Le Olimpiadi estive, il Campionato europeo di calcio e le elezioni presidenziali americane saranno gli eventi con maggiore risonanza mediatica dell’anno. I dati di Zenith prevedono che questi aggiungeranno alla spesa pubblicitaria 7,5 miliardi di dollari nel mercato dell’advertising globale. “In circostanze simili – si legge sul report, riportato dalla testata – la crescita della spesa pubblicitaria registrava crescite superiori alla media. Tuttavia, la crescita prevista per il prossimo anno, pari al 4,3%, è appena al di sopra della crescita stimata del 4,2% nel 2019, con un effetto push quindi di solo 0,1%”.
Quanto ai mercati che contribuiscono maggiormente alla crescita globale della spesa pubblicitaria, in cima alla classifica figurano gli Stati Uniti e la Cina, nonostante le tensioni commerciali. Secondo il report, il mercato pubblicitario a stelle e strisce dovrebbe crescere di 39,1 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2022, mentre per la Cina è prevista una crescita di 10,3 miliardi di dollari. Congiuntamente, i due mercati rappresenteranno il 56% della crescita globale della spesa pubblicitaria nei prossimi tre anni. Al terzo posto si colloca l’India, che registrerà un aumento di 4,3 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2022.
I canali in più rapida crescita tra il 2019 e il 2022 sono video online e social media, con un incremento medio annuo rispettivamente del 16,6% e del 13,8%, in particolare grazie al costante aumento dei consumi da mobile. Seguirà il cinema, il quale, con una crescita annua dell’11,5%, rappresenterà tuttavia solo lo 0,9% della spesa globale nel 2022.
Nessuna crescita per la televisione nei prossimi tre anni, in quanto l’inflazione dei costi controbilancerà il calo dell’audience globale. I costi aumenteranno anche per la stampa, “ma non abbastanza rapidamente da compensare il persistente e rapido declino dei lettori”. La spesa pubblicitaria per la stampa quotidiana calerà del 4,5% all’anno fino al 2022, la periodica, invece, si ridurrà dell’8,1% all’anno.
“Mentre le tensioni geopolitiche cancellano la maggior parte dei guadagni attesi dallo sport e dalle elezioni – ha dichiarato Jonathan Barnard, head of forecasting di Zenith, – il 2020 sarà un anno deludente per il mercato pubblicitario. Se la guerra commerciale si risolverà, siamo più fiduciosi per il 2021, prevedendo una crescita del 4,5% della spesa globale nonostante l’assenza degli eventi quadriennali”.