Old Navy, nel 2020 addio alla Cina

“Non siamo soddisfatti dei risultati del terzo trimestre e siamo concentrati sull’affrontare in modo aggressivo le questioni operative che ostacolano le prestazioni dei nostri brand. Continuiamo a fare progressi rispetto ai nostri piani di spin-off, che costituiranno un ulteriore catalizzatore per la trasformazione”. A parlare è Robert J. Fisher, presidente e CEO ad interim di Gap Inc, che nella conference call riservata agli analisti ha anche annunciato l’uscita del marchi Old Navy dalla Cina nel 2020.
Nel terzo trimestre (chiuso il 2 novembre scorso) il gruppo, controllante dei brand Gap, Banana Republic e Old Navy, ha registrato vendite per 4 miliardi di dollari, in calo di due punti percentuali (-4% a perimetro costante). Cala del 4% il profitto lordo, sceso a 1,56 miliardi. Nei tre mesi, tutte le controllate hanno riportato un segno meno: Old Navy (-4%), Gap (-7%), Banana Republic (-3 per cento).
Il gruppo Gap si dividerà presto in due diverse società quotate in Borsa: una sarà Old Navy, mentre l’altra (il cui nome non è ancora stato deciso) includerà tutti gli altri brand che fanno capo al colosso statunitense. Lo spin off dovrebbe concludersi a metà 2020.
Tra gli annunci rilevanti, appunto, anche l’addio di Old Navy al mercato cinese nei primi mesi del 2020. Il focus del brand saranno ora i mercati nordamericani che al momento risultano non coperti (il gruppo parla di “under-served North American markets“).
Old Navy è solo l’ultimo dei marchi ad azzerare la propria posizione nell’Ex Celeste Impero. Tra gli annunci più recenti ci sono infatti quelli di New Look, Topshop, Asos e Macy’s.