Nike taglia Amazon, ma deve spingere su Tmall

Un'immagine dal sito ufficiale di Nike
Nike dice addio ad Amazon, ma ci sono player dell’e-commerce dai quali, per il colosso dello sportswear, sarà più difficile separarsi. Sono i draghi cinesi delle vendite online, che ora, spiega la stampa americana, sono “indispensabili” per Nike. Non è un caso, infatti, che per il Single Day dell’11 novembre scorso, il gruppo di Beaverton abbia aumentato la quantità di merce disponibile su Tmall.
“Solo un giorno prima dell’annuncio della fine della partnership con Amazon – si legge sul portale del sito di ricerche Gartner -, Nike ha venduto prodotti per oltre un miliardo di yuan (circa 130 milioni di euro) nelle proposte del Single Day di Tmall. In soli 45 secondi sono stati venduti articoli Nike per diverse centinaia di milioni di yuan. L’assortimento di Nike in vista del Single Day è aumentato del 23% anno su anno”.
I brand, spiega Gartner, collaborano con Tmall anche per progetti di marketing basati sui big data. Il Tmall Innovation Center è infatti in grado di sviluppare prodotti specifici per il mercato cinese, analizzando il comportamento e le preferenze dei consumatori della piattaforma e i dati sulle tendenze del settore. “La piena integrazione di uno shop su Tmall nell’universo digitale di Nike è centrale per il successo del gruppo nel mercato cinese”, ha spiegato Amie Song, advisory specialist di Gartner. La collaborazione con la piattaforma in orbita ad Alibaba permetterebbe inoltre di ridurre i problemi legati agli accordi con distributori terzi.
Nike presidia l’e-commerce cinese con il suo sito e con la presenza, tra gli altri, sui portali Alibaba, Tmall e Jd.com.
Nike, il cui anno fiscale va da giugno a maggio, ha chiuso il primo trimestre con utili e ricavi in aumento, grazie in particolare alla performance della Cina. Nei tre mesi chiusi il 31 agosto scorso, il colosso dell’abbigliamento sportivo ha registrato una crescita dei profitti del 25% a 1,37 miliardi di dollari (circa 1,24 miliardi di euro). I ricavi trimestrali sono cresciuti del 7% a 10,66 miliardi, sopra le attese degli analisti per 10,44 miliardi.
La crescita nel digital attraverso una rafforzata impronta tech sarà tra i compiti del nuovo CEO di Nike, John Donahoe, ex numero uno di eBay e ora pronto a prendere il posto di Mark Parker al vertice del gigante dello swoosh.