L’America pesa sul Q3 di Levi’s

Un'immagine dal profilo Facebook di Levi's
Levi Strauss & Co ha chiuso il terzo trimestre dell’anno registrando ricavi a quota 1,45 miliardi di dollari (circa 1,27 miliardi di euro), in crescita del 4% sullo stesso periodo l’anno scorso. L’America ha totalizzato vendite per 771 milioni di dollari, in calo del 3% sui 793 milioni del 2018. A pesare su questo risultato, come spiegato nella nota ufficiale, è stato il declino del business wholesale, il quale è stato però parzialmente compensato dalla crescita del direct-to-consumer. L’Europa, invece, ha registrato una crescita del 14% a quota 463 milioni di dollari, così come l’Asia è cresciuta del 9% a 213 milioni di dollari. L’utile netto, di 124 milioni, è risultato in calo del 4 per cento.
“Abbiamo raggiunto ottimi risultati nel terzo trimestre e restiamo sulla buona strada per soddisfare le nostre aspettative per l’intero anno”, ha dichiarato Chip Bergh, presidente e CEO del produttore di jeans americano. “Abbiamo nuovamente aumentato le entrate a doppia cifra a livello internazionale, nelle nostre attività direct-to-consumer e nelle categorie donne e top. E la nostra attività wholesale globale è cresciuta del due percento in valuta costante, nonostante il commercio wholesale statunitense stia affrontando un momento difficile”.
“Per quanto riguarda il quarto trimestre – ha continuato il manager – ci aspettiamo ancora una forte performance in ambito internazionale, direct-to-consumer, nelle categorie donne e top, e un miglioramento del business wholesale negli Stati Uniti”.
Il titolo del gruppo ha chiuso ieri con un ribasso del 4,10 per cento.