Primark, il retail spinge la crescita (+4%)

Uno store Primark
L’espansione retail sostiene la performance di Primark, che, secondo le stime della controllante Associated British Foods (Abf) per i 12 mesi al 14 settembre 2019 (i risultati verranno diffusi il prossimo 5 novembre), dovrebbe registrare ricavi in crescita del 4 per cento. A determinare questo risultato saranno 14 nuove aperture e l’ampliamento di alcuni punti vendita esistenti. Su base like-for-like, di contro, le vendite dovrebbero perdere 2 punti percentuali.
Ad oggi, spiega il Financial Times, Primark genera la metà dei ricavi di Abf “e circa il 60% dei profitti operativi”. Il primo mercato della catena di moda low cost è il Regno Unito. Negli ultimi dieci anni, Primark ha però avviato la ‘conquista’ dell’Europa continentale, inaugurando negozi in Francia, Spagna, Germania e Italia. Il prossimo autunno sarà la volta degli Stati Uniti, dove sono previste 10 aperture.
Contestuale alla diffusione delle stime, l’annuncio, da parte di Abf, che Primark non aumenterà i prezzi dei prodotti dopo la Brexit. “I negozi di Londra stanno vendendo molto bene. La Brexit non è un grosso problema per Primark”, ha dichiarato al quotidiano The Independent John Bason, direttore finanziario di Associated British Foods.
Infine, Primark ha confermato il potenziamento del Sustainable Cotton Programme, il programma finalizzato a formare oltre 160 mila coltivatori di cotone indipendenti in metodi di agricoltura sostenibile nei suoi principali Paesi di approvvigionamento entro la fine del 2022.