Damiani esce da Piazza Affari

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A quattro mesi dal lancio dell’Offerta pubblica di acquisto, si conclude il delisting da Piazza Affari del titolo Damiani e la famiglia fondatrice torna a essere proprietaria unica del gruppo. Borsa Italiana ha disposto che le azioni siano sospese dalla quotazione sul mercato telematico azionario nelle sedute del 24 e 25 aprile, per essere definitivamente revocate a partire dal 26 aprile 2019.
“Avendo superato il 96% di possesso del titolo – si legge nella nota ufficiale -, la famiglia Damiani si avvale del diritto/obbligo disciplinato dagli artt. 108 e 111 del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF), che consente all’offerente di acquistare le azioni residue sul mercato, in questo caso pari al 3,228% del capitale, allo stesso corrispettivo dell’Offerta, ossia a 0,855 euro per azione”.
Tale procedura di diritto/obbligo di acquisto delle azioni residue, detta tecnicamente procedura congiunta o “squeeze-out”, avverrà in data 26 aprile 2019, giorno in cui avrà efficacia il trasferimento della titolarità delle azioni residue. Concluso il delisting, il gruppo Damiani esce da Piazza Affari, dove era stato listato nel 2007.