Payless ShoeSource, retailer americano di calzature a basso prezzo, si prepara alla chiusura di tutti i suoi 2.100 punti vendita tra Stati Uniti e Puerto Rico. A dare la notizia, al momento senza un commento ufficiale da parte della stessa insegna guidata da Paul Jones, è la stampa d’Oltreoceano. Secondo il Wall Street Journal si tratta della liquidazione più imponente nel commercio al dettaglio americano per numero di store coinvolti. Oltre al network brick and mortar, che dovrebbe cessare le attività entro la fine di maggio, Payless sospenderà anche il suo business online.
All’inizio del 2019, il gruppo del Kansas ha dichiarato bancarotta per la seconda volta. La prima richiesta di protezione dai creditori risale infatti all’aprile 2017, quando l’insegna aveva palesato oltre 600 milioni di dollari (circa 530 milioni di euro) di debiti. A dare respiro alla proprietà erano stati i prestiti per 400 milioni raccolti dai un gruppo di creditori, tra cui Alden Global Capital. Il via del processo di liquidazione, spiega Reuters, è legato all’impossibilità di trovare un compratore.
La liquidazione di Payless, spiega il New York Times, è un altro esempio di come le procedure fallimentari abbiano talvolta aiutato i retailer a liberarsi dei debiti, ma non siano efficaci nella ristrutturazione del business e alla ripresa delle vendite.