Nuovo step formale nell’operazione che porterà Damiani all’uscita da Piazza Affari. Leading Jewels spa ha infatti depositato alla Consob il documento relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Damiani spa. Lo scorso 28 dicembre, sempre tramite la holding Leading Jewels, la famiglia fondatrice della maison di gioielleria ha lanciato un’offerta volontaria totalitaria sulla società Casa Damiani a 0,855 euro per azione puntando al delisting. La quotazione dell’azienda italiana risale al 2007.
“L’offerta – si legge sul documento depositato alla Consob negli scorsi giorni – è promossa esclusivamente in Italia, in quanto le azioni ordinarie dell’Emittente sono quotate esclusivamente sul Mercato Telematico Azionario, ed è rivolta, a parità di condizioni, a tutti gli azionisti titolari di azioni”.
Leading Jewels ha spiegato di volere effettuare l’operazione con l’obiettivo di “assicurare la stabilità dell’assetto azionario e la continuità manageriale” necessarie alla maison italiana “per poter cogliere eventuali future opportunità di sviluppo e crescita in Italia e all’estero”. La nota del gruppo fa inoltre riferimento alla possibilità di “realizzare operazioni straordinarie quali, in via meramente esemplificativa, cessioni, fusioni, scissioni, riguardanti l’emittente o alcuni suoi cespiti o rami d’azienda o aumenti di capitale la cui esecuzione potrebbe avere effetti diluitivi”.
Nessun dettaglio, al momento, sulle tempistiche di abbandono dei listini da parte di Damiani.