Prada rischia un terremoto social per ragioni razziali. Ma, a differenza di quanto accaduto con Dolce e Gabbana qualche settimana fa, riesce a smorzare immediatamente i toni anticipando le scuse. Nei giorni scorsi, il brand è entrato nel mirino dei social network a causa di alcuni pupazzi neri inseriti all’interno delle proprie vetrine e, in versione pocket, proposti come ciondoli. La maison italiana è stata accusata di evocare il ‘blackface’, cioè la pratica di esagerare i tratti del trucco per imitare persone di colore, storicamente accostata all’immaginario razzista. In particolare, l’avvocato per i diritti civili Chinyere Ezie ha condiviso su Facebook la propria rabbia nei confronti del brand.
Prada ha prontamente risposto precisando che il soggetto del ciondolo è frutto di fantasia nato dalla composizione di elementi appartenenti al mondo della griffe senza alcun riferimento al mondo reale e, soprattutto, al blackface. “Prada non ha mai avuto intenzione di offendere nessuno, e aborriamo tutte le forme di razzismo e di immagini razziste. Per questo motivo ritireremo i personaggi in questione dalla circolazione”, si legge in un comunicato redatto dalla maison riportato da Wwd. La testata americana ha inoltre pubblicato alcuni stralci di una lettera di scuse che Prada da inviato a Ezie, in cui il gruppo comunica la volontà di migliorare il proprio traininig in termini di diversità, inclusione e cultura.
Prada devolverà inoltre una donazione a un’organizzazione di New York che si batte per la giustizia razziale.