Ricavi trimestrali sotto le attese per Pvh, il cui titolo, nel pre-market di ieri a Wall Street, ha lasciato sul terreno quasi l’8%, per poi recuperare e chiudere a -1,05 per cento. Nel terzo quarter dell’esercizio fiscale il gruppo ha registrato ricavi in crescita del 7% a 2,52 miliardi di dollari (circa 2,21 miliardi di euro), leggermente sotto i 2,53 miliardi previsti dal consensuns Thomson Reuters. L’ebit della società americana, controllante, tra gli altri, di Tommy Hilfiger e Calvin Klein, è passato da 281 a 282 milioni di dollari.
Segno più, nel trimestre, per le diverse controllate, con il giro d’affari di Tommy Hilfiger a +11% per 1,1 miliardi di dollari, Calvin Klein a +2% per 963 milioni ed Heritage Brands a +8% per 429 milioni. Benchè in crescita, la performance della griffe affidata alla creatività di Raf Simons avrebbe deluso le aspettative della stessa Pvh, soprattutto rispetto agli investimenti fatti per il rilancio di Calvin Klein 205W39NYC, linea di ready-to-wear di lusso, e di Calvin Klein Jeans.
Positivo l’andamento del gruppo guidato da Emanuel Chirico anche nei primi nove mesi dell’anno, con un ebit che passa da 574 a 758 milioni di dollari, a fronte di ricavi in progressione del 12% per oltre 7 miliardi di dollari.