Continua il risveglio di H&M che, nella giornata di oggi, ha presentato i dati completi dei primi 9 mesi d’esercizio, mettendo a segno in Borsa un ulteriore balzo del 10% che incrementa i guadagni delle ultime due settimane.
Il colosso svedese del fast fashion ha chiuso il terzo trimestre d’esercizio (al 31 agosto 2018) con un utile lordo di 28,09 miliardi di corone svedesi (circa 2,72 miliardi di euro) pari a un margine lordo del 50,3%, contro le 26,35 miliardi di corone, pari al 51,4 per cento, del 2017. L’utile al netto delle imposte (profit after tax) è stato di 3,1 miliardi di corone, contro i 3,84 miliardi dell’anno precedente. Dunque, la marginalità è in calo.
Tuttavia, le vendite si sono attestate, come già precedentemente comunicato, a 55,8 miliardi di corone svedesi (circa 5,3 miliardi di euro), in crescita del 9%, battendo le stime del consensus Thomson Reuters, ferme a +5,5 per cento.
A premiare nuovamente il titolo di H&M, come riportato da Reuters, è stato il fatto che il colosso abbia rassicurato gli investitori che non ci sarà bisogno di tagliare ulteriormente i costi per liberarsi dei vestiti invenduti.
Non solo. Anche lo spostamento online sembra aver ingranato. Nel periodo, le vendite web del gruppo sono cresciute del 32 per cento.
“Negli Stati Uniti, in Francia, in Italia e in Belgio – ha commentato il CEO Karl-Johan Persson – le vendite dei negozi sono state influenzate negativamente dai problemi sorti quando abbiamo introdotto nuovi sistemi logistici in questi mercati. Il lavoro intensivo per correggere i problemi (che ora sono stati ampiamente risolti) ha comportato costi straordinari per circa 400 milioni di corone svedesi nel trimestre. I nuovi sistemi logistici sono una parte essenziale del nostro lavoro per rendere la nostra catena di fornitura più veloce, più flessibile e più efficiente e per continuare l’integrazione di negozi e online”.