Un esercito di testimonial in carne e ossa non bastava più a Balmain che ha deciso di lanciarne una nuova versione in formato interamente virtuale. Il brand francese, infatti, ha annunciato il debutto del Balmain’s New Virtual Army, ovvero la versione digital del Balmain’s Army, il gruppo di ‘testimonial’ della maison composto da modelle e influencer come Kim Kardashian e Joan Small. “C’è una qualità che spicca immediatamente quando si guarda il Balmain’a Army: una celebrazione senza limiti di inclusione. Chiunque e tutti sono sempre i benvenuti”, ha spiegato il direttore creativo Olivier Rousteing. “Così, quando abbiamo visto la prima generazione di modelle Cgi (computer-generated imagery) ci siamo detti che questa era la direzione in cui il mondo stava andando, allora volevamo assicurarci che la diversità giocasse un ruolo importante”.
Così il brand, insieme al fotografo Cameron-James Wilson, il ‘padre’ di Shudu, ovvero la “world’s first digital supermodel”, come riportato dal profilo Instagram della stessa modella, ha dato vita al Balmain’s Army virtuale, di cui appunto fa parte Shudu, insieme alle new entry Margot e Zhi e “ciascuna rispecchia la bellezza, individualità da rockstar e potere fiducioso che si vedono sulle passerelle di Balmain e nella nostra campagne”, ha spiegato il creativo.
Questa non è la prima volta che un brand ricorre a delle personalità virtuali, ma sembrerebbe essere la prima in cui una maison si adopera per creare ex-novo questi personaggi. Durante la recente presentazione della Cruise 2019, per esempio, Dior ha affidato il takeover del proprio profilo Instagram alla ragazza virtuale Noonoouri, una sorta di avatar. Tra le altre, poi, si conta Miquela, personaggio rigorosamente virtuale da 1,1 milioni di follower su Instagram che vive a Los Angeles, indossa le più grandi griffe, partecipa ad eventi esclusivi e, tra le sue collaborazioni, vanta quella con Prada.