La New West End Company, associazione che riunisce più di 600 retailer inglesi, hotel e gruppi immobiliari, ha inviato al governo britannico una proposta di riforma relativa alla tassazione delle aziende. Nello specifico quest’ultima richiede l’imposizione di una tassa dell’1% sulle entrate del business online. Secondo la New West End Company un’operazione fiscale di questo tipo potrebbe raccogliere più di 5 miliardi di sterline (circa 5,6 miliardi di euro) all’anno e rendere più equilibrata la concorrenza tra i due canali.
“A Londra- -si legge su Wwd – i gruppi dell’e-commerce pagano un decimo delle tasse d’impresa imposte ai commercianti brick-and-mortar, ma con la riforma proposta le tasse sulle attività commerciali potrebbero essere ridotte del 17,5%, riuscendo a contrastare la chiusura di negozi e di ristoranti in tutto il Regno Unito”. L’aliquota proposta si applicherebbe solo alle aziende che generano la maggior parte del loro business online, in modo da non costringere i rivenditori fisici che abbiano attivato il canale online ad essere tassati due volte.
“Il West End di Londra – ha dichiarato Sir Peter Rogers, chairman della New West End Company – è uno dei pilastri dell’economia inglese: genera vendite per più di 9 miliardi di sterline all’anno e dà lavoro a 80mila persone. Se non facciamo qualcosa ora mettiamo a rischio la sopravvivenza di queste attività, danneggiando ulteriormente la nostra economia”.