“Iniziamo a vedere i benefici concreti delle numerose iniziative avviate in questi anni: confido in un ritorno alla crescita nel 2018”. Parola di Patrizio Bertelli, numero uno del gruppo Prada, che ha archiviato il 2017 con ricavi pari a 3,05 miliardi di euro, in calo del 3,6% a cambi correnti rispetto al 2016 (-2% a cambi costanti). Nei dodici mesi l’ebitda è pari a 588 milioni di euro (19,2% sui ricavi netti), in flessione dai 653,4 milioni del 2016*, mentre l’ebit è sceso da 431,2* a 360 milioni (11,8% sui ricavi netti). Il risultato netto, infine, si attesta sui 249 milioni di euro, contro i 278,3 milioni del 2016* (-10,5% per cento). Gli analisti si aspettavano, secondo il consensus Reuters, vendite per 3,02 miliardi di euro e un ebitda di 593 milioni.
“Con questi risultati – si legge su La Repubblica – Prada fa un balzo indietro di sette anni e torna ai profitti del 2011, lo stesso anno dell’Ipo sul mercato cinese (253,6 milioni nel 2011)”. Nonostante una finanziaria netta negativa per 104 milioni, la società distribuirà un dividendo di 7,5 centesimi, pari all’88% dell’utile.
A livello geografico, spiega la nota ufficiale, l’Asia Pacific ha invertito il trend con ricavi “che hanno recuperato i valori dell’anno precedente”, a +1% a cambi costanti. Trainante, nello specifico, la performance registrata in Greater China, dove le vendite sono cresciute dell’8% a cambi costanti. “Sostanzialmente stabile” l’andamento del mercato europeo, mentre l’America, il Giappone e il Middle East, hanno perso, rispettivamente, il 4%, l’11% e il 9 per cento.
“Il marchio Prada – spiega sempre il comunicato stampa – chiude l’esercizio in linea con i valori del 2016. Il trend di Miu Miu resta influenzato nel periodo dall’effetto delle temporanee chiusure legate ai numerosi progetti di restyling dei negozi, essenziali per lo sviluppo strategico del brand”.
Patrizio Bertelli ha stimato un ritorno al segno più nel 2018, forte del feedback positivo incassato dall’inizio dell’anno: “Sono soddisfatto di come abbiamo chiuso il 2017 – ha commentato il CEO -: nella seconda parte dell’anno e in questi primi mesi del 2018 il trend delle vendite è andato progressivamente migliorando, rendendo così visibili i primi importanti risultati derivanti dalle iniziative strategiche avviate su diversi fronti. Gli investimenti fatti dal gruppo, per ottimizzare il network retail, per ampliare la visibilità dei brand e per arricchire le collezioni sono stati potenziati da una crescente presenza digitale”. L’obiettivo, spiega Reuters, è, da un lato, migliorare l’esperienza del consumatore che entra nei negozi fisici, dall’altro portare l’incidenza dell’online dal 4-5% attuale al 15% nel 2020. A supportare le vendite a prezzo pieno è stato anche l’arricchimento dell’offerta di pelletteria in tutte le fasce di prezzo. “Il brand Prada – ha concluso Bertelli- è tornato a crescere nelle principali aree geografiche”.
Il gruppo ha diffuso i dati di bilancio lo scorso 9 marzo. Nella mattinata di oggi il titolo di Prada guadagnava oltre il 14% alla Borsa di Hong Kong.
* Notizia integrata il 13/03/2018 alle ore 11:05
Le variazioni indicate nell’articolo fanno riferimento al confronto fra l’utile riportato nel 2017 e quello del 2016, senza considerare il differente periodo di riferimento (1 gennaio – 31 dicembre 2017 verso 1 febbraio 2016 – 31 gennaio 2017)