Stefanel volta ufficialmente pagina con Oxy Capital e Attestor. L’assemblea degli azionisti che si è tenuta ieri ha approvato l’aumento di capitale da 10 milioni di euro, ufficializzando l’ingresso dei due fondi nell’azionariato con una quota di maggioranza pari al 71 per cento. Entra quindi nel vivo l’accordo siglato lo scorso marzo da Giuseppe Stefanel con le due società, che di fatto ha salvato l’azienda veneta dal fallimento e dalla liquidazione, che nelle prossime settimane dovrebbe ricevere sia l’omologazione da parte del Tribunale di Treviso sia il via libera della Consob al prospetto dell’aumento di capitale riservato.
Nel dettaglio, i 10 milioni di ricapitalizzazione arriveranno dalla conversione di parte del debito bancario, mentre è prevista in seguito l‘emissione di strumenti partecipativi non quotati per 15 milioni nominali sempre da conversione di debito. L‘iniezione di nuovi capitali arriverà da un finanziamento post omologa da 23,8 milioni, utilizzato in parte per rimborsare i 10 milioni già prestati d‘urgenza da Trinity, veicolo di Attestor, per garantire la continuità aziendale. Di questi 23,8 milioni citati, 11,25 milioni saranno versati da Trinity e Oxy Capital, 11,3 milioni dalle banche e 1,25 milioni da Giuseppe Stefanel.
“Oggi si è conclusa una tappa molto importante del percorso verso la nuova Stefanel con l‘approvazione dell‘aumento di capitale, che porterà all‘ingresso effettivo degli investitori con una quota del 71%”, ha dichiarato a Reuters il nuovo amministratore delegato Stefano Visalli, già managing partner di Oxy Capital, confermando che il nuovo andamento industriale del marchio sta dando le prime soddisfazioni.
Il titolo del gruppo, che ha chiuso il primo semestre con ricavi in calo del 12,4% a 59,1 milioni di euro e una perdita di 12,16 milioni, questa mattina segnava un rialzo del 12% a 0,22 euro per azione.