Emaar malls è pronto a dare battaglia ad Amazon in Medio Oriente. La società controllata da Emaar properties e a cui fa capo il Dubai mall, ha rilevato il 51% dell’e-commerce fashion Namshi da Global fashion group, start up lanciata dalla tedesca Rocket internet che in passato aveva curato anche il roll out di Zalando, e che continuerà a mantenere il restante 49 per cento. L’operazione da 151 milioni da dollari (circa 135,1 milioni di euro), che dovrebbe concludersi nei prossimi tre mesi, è la risposta di Emaar all’acquisizione da parte di Amazon di Souq.com, e-commerce per cui il gruppo emiratino aveva presentato un’offerta di 800 milioni di dollari.
L’acquisizione di Namshi è solo l’ultima di una serie di operazioni del colosso guidato dal miliardario Mohamed Alabbar per consolidare la propria presenza nel panorama dell’e-commerce, un settore che in Medio Oriente è ancora ai minimi termini. Secondo un report di McKinsey & Company, infatti, l’online nei Paesi del Golfo rappresenta solamente il 2% delle vendite retail. E a voler approfittare di questo potenziale ancora inespresso sembrerebbe essere proprio Alabbar, che dopo essere entrato nel capitale di Yoox Net-a-porter ad aprile 2016, ha dato un’accelerata alle operazioni nel settore, rilevando a inizio mese il marketplace JadoPado.
Un’operazione, quest’ultima, nata inizialmente per rafforzare il progetto di Noon.com, e-store pensato da Alabbar che dovrebbe diventare l’avversario principale di Amazon in Middle east, con un’offerta di oltre 20 milioni di prodotti contro i 40 milioni del colosso di Jeff Bezos, e per cui lo stesso Alabbar ha raccolto investimenti per 1 miliardo di dollari di cui il 50% provenienti dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Il lancio del portale, inizialmente previsto a novembre 2016 e rimandato senza successo allo scorso gennaio, ha subito un ulteriore stop dopo l’uscita di scena di Omar Kassim, fondatore di JadoPado e CFO di Noon.com, e la conseguente decisione di spostare gli uffici da Dubai all’Arabia Saudita.
Il patron di Emaar, intanto, ha continuato a investire anche in operazioni collaterali allo sviluppo dell’e-commerce. A giugno 2016, infatti, ha rilevato insieme ad altri investitori il 16,45% della società di logistica Aramex, mentre è di poche settimane fa l’annuncio dell’acquisizione di una quota importante (l’esatto valore non è stato rivelato) di Middle East venture partners, fondo specializzato in investimenti in società di information and communication technolgy.