Il calo del traffico e dei consumi nei mercati chiave per i beni di lusso, dall’Asia alle Americhe, pesa sui conti del gruppo Tod’s che ha chiuso il 2016 con un fatturato consolidato di 1.004 milioni, in calo del 3,2% (-3,8% a cambi costanti). Il risultato è inferiore alle attese degli analisti. Secondo il consensus Thomson Reuters, gli analisti si aspettavano ricavi annuali per 1,01 miliardi (254 milioni nel trimestre). Nei nove mesi il fatturato era sceso del 3,7% a cambi correnti, con vendite omogenee (Same Store Sales Growth) in calo del 14,6%.
Entrando nel dettaglio dei dati diffusi ieri, nel quarto trimestre i ricavi ammontano a 246,3 milioni, in diminuzione dell’1,5%, “con un significativo miglioramento rispetto all’andamento dei primi nove mesi dell’anno a conferma del successo ottenuto dalle collezioni dell’Autunno/Inverno, focalizzate su prodotti iconici ed evergreen”, sottolinea la nota ufficiale. In calo, le vendite del marchio ammiraglio (-6,7% a cambi correnti), flessione “principalmente dovuta alla forte diminuzione del traffico di clienti nei negozi,soprattutto di turisti” si legge nel comunicato, e di Hogan (-3,2%) mentre salgono i ricavi di Fay (+5,3%) e Roger Vivier (+6,6%). Sui risultati pesa la contrazione delle vendite in Italia (-3,5% a cambi correnti) e della Greater China (-6,8%) oltre alle Americhe (-8,4%) mentre resta in positivo l’Europa (+0,6%).
Il gruppo ha comunicato di essere al lavoro per “sviluppare bene e velocemente la divisione digitale che è, e sarà sempre di più, fattore
determinante di successo”. Inoltre, sono in arrivo nuove entrate per completare “la squadra manageriale, in parte rinnovata”. Tod’s ha inoltre annunciato che il 23 dicembre ha siglato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per i criteri da utilizzare per adottare il regime di agevolazione fiscale Patent box per gli anni 2015-2019 (rinnovabile di altri cinque anni).