Hugo Boss batte le stime nel terzo trimestre e vola in Borsa. La griffe di Metzingen ha infatti archiviato i tre mesi al 30 settembre 2016 con utili in declino del 9% a 80,6 milioni di euro, ma superando le attese del consensus Reuters, ferme a 76 milioni, e i ricavi a -6% per 703 milioni. A determinare la performance in calo, spiega il comunicato ufficiale del brand, sono stati gli effetti valutari e il declino delle vendite in Europa (-2%), Stati Uniti (-9%) e Asia (-3%).
“Il terzo trimestre non è stato facile – ha commentato Mark Langer, CEO di Hugo Boss nella nota ufficiale -. Tuttavia, ad oggi, stiamo registrando in una tendenza al rialzo in Cina. Sono soddisfatto di come l’azienda ha saputo adeguare la propria politica di costi al cambiamento delle condizioni di business”. Il numero uno della società rivelerà i nuovi piani a lungo termine dell’azienda il prossimo 16 novembre, in occasione dell’investor day.
L’azienda tedesca, il cui titolo guadagnava in mattinata oltre 6 punti percentuali alla Borsa di Francoforte, ha confermato l’outlook per l’intero 2016, con vendite che dovrebbero registrare una sostanziale stabilità o crescere al massimo del 3%, mentre l’ebitda rettificato dovrebbe segnare un declino del 17-23 per cento.
Per quanto riguarda i primi 9 mesi d’esercizio, Hugo Boss ha segnato utili in calo del 44,5% a 130,2 milioni di euro, a fronte di vendite in flessione da 2,05 a 1,96 miliardi. A -18% il margine operativo lordo, passato da 422,9 a 345,7 milioni di euro. A livello delle diverse aree geografiche, le vendite sono aumentate dell’1% in Europa, mentre le Americhe e l’Asia hanno segnato, rispettivamente, un -10% e -5 per cento.