L’effetto terrorismo pesa sulle vendite del retailer di lusso francese Galeries Lafayette. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, nel primo semestre i ricavi sono diminuiti del 6% a 1,6 miliardi di euro per il forte calo dei turisti stranieri che pesano per il 50% dei ricavi nel flagship Haussmann. Nello storico department store parigino, la clientela straniera è diminuita del 15% nei primi sei mesi del 2016 (rispetto all’analogo periodo del 2015) a fronte, invece, di una tenuta della clientela francese. Il gruppo starebbe perciò pensando di correre ai ripari, intavolando trattative con potenziali partners per aprire nuovi department store all’estero. In Cina e Medio oriente sono previste infatti cinque aperture entro il 2020. Galeries Lafayette già conta su una rete di store fuori dai confini nazionali, a Berlino, Jakarta, Dubai e Pechino, dove peraltro le vendite nel primo semestre sono aumentate del 15%, mentre sta progettando nuovi store a Doha e a Istanbul nel 2018 (in Italia dovrebbe aprire nel 2019 nel centro Westfield, alle porte di Milano). Tra le strategie del gruppo c’è anche il potenziamento del canale e-commerce che, al momento, pesa per il 2% dei ricavi. Obiettivo è raggiungere attraverso il web il 10% del turnover complessivo entro il 2020.