Più di 20 milioni di euro in due anni per supportare le imprese della filiera moda. A patto che intendano investire negli Stati Uniti. È questo il piano che il viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda presenta oggi a New York, affiancato da rappresentanti dell’Ice, di Confindustria e delle associazioni di categoria.
Dopo il piano speciale dell’agroalimentare, gli Usa tornano quindi a giocare un ruolo centrale nelle strategie di espansione delle imprese italiane e a essere un mercato di sbocco dal potenziale ancora alto. Il piano speciale per la moda (cioè tessuti, abbigliamento e accessori) in particolare, prevede ora accordi con catene distributive ed enti fieristici, sviluppo di iniziative promozionali ma, al tempo stesso, l’impegno a creare un circolo virtuoso che porti poi in Italia le aziende statunitensi.
Il focus sugli Stati Uniti si colloca all’interno di uno scenario favorevole, soprattutto in vista della chiusura dell’accordo commerciale di libero scambio transatlantico che l’Unione europea potrebbe siglare entro la fine di quest’anno con Washington. Intanto, secondo quanto riportato da Reuters, Calenda ha annunciato che l’export dell’Italia verso gli Usa dovrebbe crescere tra il 15 e il 20% nel 2015, ma il potenziale inespresso sarebbe di circa 10 miliardi di euro.