Ralph Lauren corporation ha archiviato l’esercizio fiscale 2015 al 28 marzo con ricavi per 7,6 miliardi di dollari (pari a circa 6,6 miliardi di euro), in crescita del 2,3% (+4% a cambi costanti) sull’anno precedente. Gli utili sono scesi del 9,5% per 702 milioni di dollari (circa 614 milioni di euro).
Le vendite retail hanno accelerato del 4% (+6% su base costante) per circa 4 miliardi di dollari (3,4 miliardi di euro), grazie alla crescita worldwide del canale e-commerce e ai nuovi store, superando quelle wholesale che sono rimaste in linea con il 2014 (+2% su base costante), per un turnover di 3,5 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro), grazie alla tenuta del mercato europeo e americano.
L’andamento debole dell’esercizio è da attribuirsi principalmente e ancora una volta a un dollaro forte, che ha sollevato alcuni dei costi della società, mettendo anche un ammortizzatore sul traffico turistico globale.
“Mentre la valuta estera e i consumi globali rimangono imprevedibili, stiamo prendendo misure decisive per compensare alcune di queste pressioni esterne in corso”, ha commentato in una nota Jacki Nemerov, direttore generale e COO del gruppo.
Nel quarto trimestre le vendite sono rimaste pressoché stabili (+1% a cambi correnti e +7% a cambi costanti) a quota 1,89 miliardi di dollari (circa 1,6 miliardi di euro), mentre l’utile è precipitato del 19% a 124 milioni di dollari (circa 108,4 milioni di euro).
Nel bilancio la società quotata sul Nyse ha comunicato l’approvazione di un piano di buyback, grazie alla quale potrà riacquistare le proprie azioni per ridurre il numero di titoli sul mercato del valore di circa 500 milioni di dollari (circa 437,3 milioni di euro).
Per l’anno fiscale 2016 il gruppo prevede di mettere a segno una performance mid-single digit.