Il colosso del fast fashion Inditex ha messo al bando l’abbigliamento in lana d’angora. La scelta arriva in seguito alla campagna lanciata dall’associazione ambientalista Peta, condotta nel 2013 sulla produzione della fibra naturale in Cina. Dopo aver visitato 10 aziende d’angora in Cina, Peta ha diffuso un reportage fotografico dove si denunciavano le torture inflitte ai conigli d’angora per ottenere la lana. Il 90% del materiale viene prodotto in Cina. L’indagine Peta ha già spinto diversi rivenditori, tra cui Marks & Spencer, Topshop e Primark, a smettere di vendere i capi di abbigliamento realizzati in lana d’angora. Come riportato dal The Guardian, le migliaia di maglioni di lana d’angora saranno inviati ai rifugiati in Libano.