Per la Svizzera è «uno tsunami», ha dichiarato l’amministratore delegato di Swatch, Nick Hayek, commentando il -15% subito dal suo gruppo alla Borsa di Zurigo. Questa è solo una delle conseguenze della decisione presa oggi dalla banca centrale elvetica, e riportata da Reuters, che ha abolito il plafond di 1,20 fissato per il cambio contro euro, facendo rompere al franco la soglia fissata oltre tre anni fa. Contestuale alla decisione sulla valuta quella sui tassi, ridotti di mezzo punto percentuale a -0,75%.
Nel comunicato dell’istituto centrale che accompagna la duplice mossa su cambio e tassi, viene spiegato che il tetto sull’euro era stato introdotto, il 6 settembre 2011, per circostanze eccezionali. Le prospettive di politica monetaria tra le diverse aree economiche sono inoltre divergenti e tenderanno a divergere ulteriormente.
Il governatore Thomas Jordan, sempre come riporta l’agenzia di stampa, parla di uno scenario di debolezza per l’inflazione elvetica e garantisce che la banca centrale rimarrà attiva sul mercato dei cambi in modo da influenzare le condizioni di politica monetaria. Il taglio dei tassi, sempre secondo il presidente Snb, dovrebbe mitigare l’effetto della rimozione del tetto sul cambio. “E’ stata una misura eccezionale e temporanea, che ha protetto l’economia svizzera da seri danni. L’apprezzamento del franco resta eccessivo ma nel complesso meno, rispetto a quando il plafond è stato introdotto” si legge nella breve nota Snb (banca nazionale svizzera).
Colti decisamente in contropiede, i mercati finanziari, sempre come riporta l’agenzia di stampa, reagiscono alla mossa con pesanti vendite sull’azionario, portando l’indice di Zurigo in caduta fino a oltre 8% – deprezzamento giornaliero record da ottobre 2008 – con effetti negativi anche sul resto dei listini europei. Balza fino a circa 30% il franco contro euro, con la valuta unica che arriva a valere soli 86,39 centesimi per poi recuperare intorno alla parità su piattaforma Ebs.
“La banca centrale svizzera prepara al ‘quantitative easing’ Bce che dovrebbe portare molti flussi in uscita dall’euro in direzione del franco, situazione in cui sarebbe stato estremamente difficile difendere la soglia di 1,20” spiega lo strategist Ubs per le valute Geoffrey Yu. “Il mercato è al momento in preda al caos più totale… non ha senso parlare di livelli” aggiunge.