L’addio al prêt-à-porter di Jean Paul Gaultier genera proteste e scalda gli animi per le strade di Parigi. La chiusura del ready to wear si è tradotta nel taglio di alcuni dipendenti. Su un totale di 104 lavoratori dell’azienda che fa capo al gruppo Puig, a ben 29 è stato dato il ben servito.
Il piano di licenziamento ha scatenato una manifestazione e ha fatto scendere in campo sindacati e lavoratori che hanno messo in discussione il numero dei dipendenti interessati dal provvedimento, soprattutto in virtù del buon andamento della controllante.
Sul tavolo dell’accusa, anche la debolezza delle misure proposte per l’accompagnamento dei dipendenti in uscita, e la mancanza di garanzie reali sull’attività della società Jean Paul Gaultier, la cui direzione non avrebbe rispettato alcuni obblighi informativi.