Hugo Boss fa un passo indietro. In scia allo scenario macroeconomico e alla frenata dell’economia europea, il gruppo tedesco fondato a Metzingen nel 1923 ha rivisto le previsioni per l’anno 2014.
La società ha annunciato di attendersi per l’intero esercizio vendite in crescita tra il 6% e l’8%, contro precedenti previsioni che prospettavano un aumento dei ricavi compreso in un range tra il 5% e il 10 percento.
Nel terzo trimestre dell’anno il gruppo ha registrato utili netti a quota 115 milioni di euro in crescita del 2% rispetto ai 113 milioni dell’esercizio precedente. Le vendite, trainate particolarmente dalle buone performance di America e Asia Pacifico, nei tre mesi hanno messo a segno un rialzo del 9%, toccando quota 716,5 milioni. Nello stesso periodo del 2013 i ricavi si erano attestati a 658 milioni.
“Grazie al miglioramento delle attività in Americhe e in Asia Pacifico e al mantenimento di una buona espansione in Europa, siamo stati in grado di realizzare una crescita molto solida nel terzo trimestre”, spiega Claus-Dietrich Lahrs, AD del gruppo. “Tuttavia, nelle ultime settimane, la nostra attività ha risentito delle crescenti sfide poste dalla congiuntura macroeconomica e dal recente rallentamento della crescita dell’industria europea”.