Ovs-Upim si unisce a Intercos, Caffè Zanetti (spostata alla primavera 2015), Favini, Fedrigoni e Rottapharm. Quelli che, dopo i risultati poco incoraggianti delle ultime Ipo e la volatilità dei mercati, hanno fatto marcia indietro rispetto al progetto di quotazione in Borsa. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, anche il marchio del gruppo Coin potrebbe “congelare” la quotazione, almeno per quest’anno. Secondo il quotidiano, la prossima settimana il fondo Bc Partners, azionista del gruppo Coin, si confronterà con l’advisor Lazard e le banche global coordinator dell’offerta per fare il punto sul progetto di Ipo. Probabile che Ovs-Upim decida di aspettare un momento migliore per lo sbarco in Borsa, che a questo punto potrebbe slittare al 2015. In ogni caso, per la società guidata da Stefano Beraldo è possibile mantenere i motori caldi per sfruttare qualsiasi finestra di bel tempo da oggi a fine anno.