L’edizione autunnale del salone dell’oro e dei gioielli organizzato da Fiera di Vicenza si è chiusa complessivamente con oltre 18mila presenze di cui 10.972 italiane e 7.490 internazionali, accorse per visitare i 7 padiglioni e 23mila metri quadri di superficie netta che hanno accolto circa 1.200 brand. La ripartizione geografica di provenienza dei buyer ha visto crescere l’affluenza dai Brics, dagli Emirati Arabi Uniti, dall’Europa centro orientale e dagli Stati Uniti. Calano invece i compratori dal bacino del Mediterraneo, dalla Repubblica federale Russa e dall’Ukraina. In Europa, bene Germania e Gran Bretagna, qualche defezione da parte della Francia. Stabile la Spagna.
“Metamorphosis: la sfida del bello e ben fatto nella nuova economia globale” è stato il tema di VicenzaoroFall Fall, declinato in termini fieristici in un processo d’internazionalizzazione. Lo scorso maggio la società ha, infatti, siglato una joint-venture con il Dubai World Trade Centre, con la costituzione della nuova società “DV Global Link”, che porterà all’organizzazione di VicenzaOro Dubai, in programma dal 23 al 26 aprile 2015 nella capitale dell’Emirato.
Il rinnovamento della società fieristica vicentina riguarderà anche il format espositivo. Durante la cinque giorni si è potuta intravedere una preview di VicenzaOro The Boutique Show, il nuovo concept che verrà introdotto da gennaio 2015 (la prossima edizione si terrà dal 23 al 28), volto a favorire l’incontro tra la domanda internazionale e l’offerta del settore orafo e gioielliero.
Nel secondo trimestre 2014 la domanda globale di gioielleria in oro ha registrato una diminuzione rilevante sia in termini di quantità sia in termini di valore (rispettivamente -29,8% e -36,50% rispetto allo stesso trimestre 2013). Il calo registrato rispetto all’anno precedente è in parte attribuibile a una normalizzazione della domanda dopo il forte rialzo registrato nel corso del 2013 (anno in cui la domanda globale di gioielleria ha registrato l’incremento più elevato dal 1997).
Nonostante la contrazione registrata, la domanda di gioielleria globale continua a mantenersi a livelli più elevati rispetto a quelli pre-crisi. I primi mesi del 2014 confermano i segnali positivi delle esportazioni italiane di gioielleria, che tra gennaio e aprile hanno registrato un incremento in valore pari a +6,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le destinazioni principali delle esportazioni italiane si confermano: gli Emirati Arabi che aumentano la loro quota passando dal 20,7% di fine 2013 a 24,3% di aprile 2014 e la Svizzera (17,5%). Con un valore delle esportazioni più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo 2013, Hong Kong sale al terzo posto tra le destinazioni italiane con una quota del 10,2% sul totale e una crescita del 110% rispetto ai primi quattro mesi del 2013. L’incremento assume particolare rilievo se confrontato con il brusco rallentamento che il mercato asiatico ha registrato in termini di domanda di gioielleria in oro (Q2 2014 -57% in valore).