Scatta l’indagine penale. Secondo quanto riportato da Corriere e Repubblica, aver preso un accordo con l’Agenzia delle Entrate con versamento di quanto contestato, e contestuale spostamento in Italia le società della holding di famiglia, basate finora in Olanda e Lussemburgo (vedi articolo), non esenta Miuccia Prada e il marito Patrizio Bertelli dall’essere iscritti nel registro degli indagati. Secondo gli avvocati dei coniugi Bertelli, il passaggio in Procura sarebbe scontato, ma, sempre secondo quanto riportato dai media, “allo stato – sostengono i legali – non risulta che ci siano state iscrizioni nel registro degli indagati”.
Non sembra essere stato sufficiente, insomma, riportare nel Paese d’origine il baricentro delle attività del gruppo di moda quotato alla Borsa di Hong Kong, e neanche pagare al Fisco oltre 400 milioni di euro. La Procura di Milano indaga per evasione fiscale, con l’ipotesi di reato di omessa o infedele dichiarazione.
L’accusa potrebbe essere messa in discussione, nelle speranze dei legali dei due imprenditori, qualora fosse approvata la nuova legge in materia di voluntary disclosure, che prevede la non punibilità penale per il contribuente che volontariamente riporti in Italia i capitali pagando tutte le imposte evase.