Prosecco Valdo supera i 40 mln nel 2012 (+6%) e inizia l’espansione

Valdo
Se il Prosecco inonda il mondo di bollicine, puntando dopo la prossima vendemmia al traguardo dei 300 milioni di bottiglie – più o meno come lo champagne – la Valdo stappa la sua migliore annata aziendale proiettando il fatturato a quota 40,4 milioni, con una crescita del 6% e l’obiettivo di portarlo a 50-60 milioni. Il bilancio dell’azienda trevigian-veronese che produce di Prosecco e charmat secco, è stato festeggiato settimana scorsa a Verona dal presidente Pierluigi Bolla, assieme a una delle nuove figure chiave, Massimo Poloni, market director Europa. Il risultato commerciale corrisponde a 10,3 milioni di bottiglie vendute nel mondo (+12% sul 2011), di cui 8,8 milioni Doc e Docg. Gli investimenti hanno toccato 1,5 milioni di euro.
Le performance sono state positive sia sul fronte del mercato interno (+4,8% a valore), che sui mercati internazionali (+12% a valore). In particolare, in Italia, a causa della forte contrazione dei consumi fuori casa, il canale più dinamico si è confermato quello della Gdo, con la doppia leadership nel segmento secco, con una quota del 9,7% a volume, e nel Prosecco, con una quota del 13,6% a volume (+7,5% sul 2011). Del resto, l’azienda veneta (è stata acquisita negli anni ’40 dalla famiglia di viticoltori veronesi Bolla) produce il Prosecco più venduto in grande distribuzione in Italia, il Marca Oro Spumante Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry. Una referenza che detiene una quota a volume dell’11,4% sul totale Prosecco (+0,8% sul 2011), distaccando il primo competitor di oltre 3 punti percentuali. Sono 1,9 milioni le bottiglie di Marca Oro vendute in Italia nel 2012 e ben 4,7 milioni nel mondo. Sul fronte dei mercati esteri, dove Valdo sviluppa il 37% del proprio giro d’affari, l’obiettivo è quello di costruire un approccio di Direct Customer Management al di fuori dell’Italia e, in particolare, nell’area DACH (Germania, Austria e Svizzera), aggredendo al contempo grandi mercati come Usa, Canada, Brasile, Australia, Giappone e Cina.