Valery, marchio di intimo e mare donna nato nel 1978, macina fatturati e utili sulla base di una semplice intuizione: «Dal momento in cui abbiamo percepito che il nostro prodotto poteva essere apprezzato sui mercati internazionali – spiega Lorenzo Demichelis, Ad di Valery Spa – ci siamo subito attivati per differenziare la vestibilità delle proposte senza snaturare lo stile made in Italy, vero punto di forza delle nostre collezioni. Abbiamo studiato un prodotto a misura di mercato, ovvero un prodotto in grado di adattarsi alle differenti caratteristiche fisiche dei potenziali clienti esteri.
In particolare abbiamo concentrato le ricerche su tre macro-aree geografiche, considerando anche i diversi stili di vita e di consumo: Stati Uniti, Estremo Oriente e Nord Europa. Questa strategia ha contribuito a triplicare gli utili proiettando le vendite del 2008 verso una previsione di incremento del 25% rispetto alla stessa stagione del 2007. Nell�export – precisa Demichelis – spiccano le performance di Inghilterra, Francia, Germania e Russia».
Per centrare l�obiettivo, il team di Valery ha lavorato in collaborazione con l�Università del Tessile arrivando alla soluzione: oggi la nuova, esclusiva tecnica di saldatura a ultrasuoni, ha permesso di individuare i corretti parametri per tagliare, lavorare e saldare i tessuti destinati alle proposte per il mare. Raggiungendo così il traguardo del “senza cucitura” anche per i costumi da bagno. «Nel 2007 abbiamo realizzato circa 800.000 capi. La nostra previsione – anticipa Demichelis – è di di raggiungere il traguardo di 1 milione nel corso di questo 2008».
Estratto da Affari&Finanza del 12/05/08 a cura di Pambianconews