Più grandi per competere a livello globale. È la filosofia che sta alle spalle dell'aggregazione tra due aziende del distretto tessile biellese, che insieme danno vita a un nuovo gruppo da 50 milioni di fatturato, circa 280 addetti e una capacità produttiva di 11 milioni di chili di filato all'anno.
I protagonisti dell'operazione sono, da un lato, la Filatura Marchi (specializzata nei filati a fibra lunga e a fibra corta), che con la controllata Filatura Barberis raggiunge i 30 milioni di fatturato (il 35% è rivolto all'export), 120 dipendenti e una produzione annua di 5 milioni di chili. Dall'altro, Fildi Spa, specializzata nella produzione di filati open-end per tessitura e maglieria, con 14 milioni di fatturato (il 30% destinato all'export), 64 dipendenti e due milioni e mezzo di chili di filato realizzati in sei stabilimenti produttivi in Italia.
A queste cifre vanno sommate quelle di Fildi Mexico: 6 milioni di fatturato, 100 dipendenti e oltre tre milioni e mezzo di chili prodotti. L'operazione, che porta alla nascita di un nuovo soggetto giuridico del quale non è ancora stato scelto il nome, prevede il conferimento della Fildi Spa (con il 49%) in Filatura Marchi, che avrà il 51%, e la successiva fusione per incorporazione della Filatura Barberis Spa nella nuova impresa. A1 nascente gruppo tessile faranno capo anche Fildi Mexico, Fildi Usa e Barberis Ltd di Hong Kong. Tutti gli attuali brands produttivi riconducibili alle aziende interessate dal processo di fusione saranno mantenuti (ed erano presenti a Pitti Filati, la fiera internazionale che si è svolta dal 4 al 6 luglio a Firenze).
La nascita del nuovo soggetto rappresenta un segnale che parte da un segmento della filiera tessile, quello delle filature, che è stato tra i più colpiti dalla crisi degli ultimi anni e che anche oggi risente maggiormente della concorrenza asiatica. Ancora nel primo trimestre 2007 l'andamento della produzione del comparto ha fatto segnare un calo del 2,97% rispetto allo stesso periodo del 2oo6, mentre segnali più confortanti arrivano dagli ordini interni ed esteri: in crescita rispettivamente dell'11,63% e del 9,28% sugli ultimi tre mesi 2006.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/07/07 a cura di Pambianconews