“La recente sentenza della Corte di Cassazione, sostiene Paolo Zegna, Presidente di SMI-ATI Federazione Imprese Tessili Moda Italiane, favorevole a prodotti che si fregiano della dicitura “Italian design” sebbene l'origine geografica di produzione non sia italiana, purtroppo è in linea con le decisioni prese in precedenza dalla Suprema Corte sul tema”.
“Ma proprio per evitare che il consumatore sia ingannato al momento dell'acquisto, continua il Presidente di SMI-ATI, noi riteniamo che, a fianco di tutte le possibili informazioni che il produttore, su base volontaria, ritiene utile fornire al consumatore, e che dovranno comunque risultare veritiere, debba assolutamente, per legge, essere apposta anche l'indicazione dell'origine geografica del prodotto, secondo i criteri già adottati da Paesi come gli USA, il Giappone e la Cina”.
“Per questo, conclude Paolo Zegna, dobbiamo arrivare al più presto all'approvazione definitiva del regolamento già passato al vaglio della Commissione Europea. Da parte nostra continueremo e intensificheremo le nostre campagne di informazione per arrivare alla maggioranza dei consensi necessari a rendere obbligatoria l'etichettatura d'origine, in questa prima fase, per i prodotti provenienti dai Paesi extra UE”.
A cura di Pambianconews