Lavoro “a progetto” anche per i top manager. Nel senso che, sempre più spesso, i cacciatori di teste ricevono dalle società mandati precisi: «Ci serve non solo un Ceo bravo e capace, ma soprattutto un dirigente che abbia già portato a termine con successo una strategia analoga a quella che vogliamo mettere in campo noi». Gli esempi non mancano, specie nelle aziende di famiglia, dalla Natuzzi a Ferragamo.
Natuzzi, leader distrettuale dei salotti in pelle di Sanicramo in colle, aveva assunto in primavera come direttore generale Ernesto Greco, il 55enne manager romano che per diciassette anni aveva fatto il direttore finanziario di Bulgari, contribuendo al superamento della crisi del lusso seguita all'attentato dell'11 settembre 2001. Greco si era dimesso da Bulgari all'inizio dell'anno, «non in contrasto con i vertici della casa romana», ma perché aveva portato a termine il suo mandato.
Dopo poche settimane di permanenza in Natuzzi, Greco è stato nominato Ceo: e così, per la prima volta nella storia del gruppo pugliese, la carica di amministratore delegato è quindi stata affidata a un manager esterno, dopo che Pasquale Natuzzi aveva sommato il ruolo di chairman con quello di Ceo.
Michele Norsa (nella foto), 55 anni, a fine mese lascerà invece l'incarico di amministratore delegato di Valentino per assumere lo stesso ruolo (e quello di direttore generale) nella maison fiorentina Ferragamo da lunedi 2 Ottobre. Gli addetti ai lavori sottolineano due elementi: il primo è che probabilmente Norsa ha ritenuto concluso il suo mandato all'interno del gruppo veneto: dal risanamento al rilancio dei brand, dalla quotazione in Borsa ai risultati raggiunti nella prima metà del 2006. Il secondo elemento, strategico, è appunto legato al fatto che anche Ferragamo, dopo Valentino, intende quotarsi a Piazza Affari. Per la famiglia fiorentina è una svolta storica, una scelta di discontinuità con il passato, fatta in nome della crescita e delle nuove generazioni: l'attuale amministratore delegato, Ferruccio Ferragamo, 60 anni, diventerà presidente al posto della madre Wanda Miletti Ferragamo, 85 anni, moglie del fondatore della dinastia, Salvatore.
Sembra, dunque, tramontare l'epoca dei giovanissimi rampanti per far spazio ai “grayhair”, i manager con i capelli che cominciano ad essere argentati, rivalutando quindi l'esperienza, l'equilibrio e la maturità di giudizio.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/09/06 a cura di Pambianconews