Sta per iniziare una fase nuova in Miroglio. Perché nel cantiere che è stato aperto dalla famiglia di Alba, proprietaria di uno dei maggiori gruppi del tessile e della moda italiani, si starebbe cominciando a costruire il nuovo volto della società dopo il definitivo passaggio delle consegne tra i due fratelli che lo hanno sviluppato, Franco e Carlo Miroglio, e i loro figli.
Il primo e decisivo passo dovrebbe essere un nuovo consiglio di amministrazione. Un po' più giovane e «meno albese», così almeno si spiega in ambienti non ufficiali del gruppo, cioè meno legato alla famiglia anche se, ovviamente, di sua massima fiducia. Con più consiglieri indipendenti. Soprattutto, un CdA che dovrebbe portare quel riequilibrio dei rapporti tra i due rami che controllano la Miroglio, da una parte Carlo e i suoi tre figli Giuseppe, Elisa ed Elena, dall'altro Franco e i tre figli Edoardo, Nicoletta e Giuseppe, che già era stato ipotizzato nei mesi scorsi dagli stessi rappresentanti della nuova generazione, Edoardo e Giuseppe. Alla fine del processo gli amministratori delegati dovrebbero essere due: Edoardo, 48 anni, già oggi consigliere delegato, e Giuseppe (nella foto), 35 anni, attualmente a capo dell'area abbigliamento.
La revisione della governance si era resa necessaria dal definitivo affermarsi della terza generazione e dall'affacciarsi della quarta (il figlio di Nicoletta, Francesco, è già in azienda), che hanno fatto aumentare il numero degli interlocutori e, di conseguenza, la complessità del controllo e della gestione dell'impresa. Importante è stata, su questo fronte, la decisione di Franco di intestare direttamente ai figli Edoardo e Nicoletta le quote azionarie che prima erano racchiuse in una società comune. Il passaggio si è compiuto nei mesi scorsi e oggi Edoardo risulta proprietario del 23% del capitale Miroglio, mentre Nicoletta è intestataria di un 15,3%. Il terzo fratello, Giuseppe, che non si occupa dell'impresa, era già possessore in proprio di un 11,7%.
Dunque, due amministratori delegati. Ma dovrebbero esserci anche due nuovi direttori generali; e con maggiori poteri visto che la famiglia, tesa ad arrivare a un gruppo più managerializzato, sarebbe orientata a concedere loro maggiori deleghe. E, ancora, un ricambio dei consiglieri. I membri della famiglia già oggi presenti dovrebbero restare, a partire da Carlo e Franco che potrebbero avere la carica di presidente e vice presidente (attualmente il primo è presidente, il secondo amministratore delegato). Dal cda dovrebbero uscire, invece, alcuni storici componenti. Oltre a Marco Vitale, per esempio, dovrebbe lasciare Roberto Ronchi, amministratore delegato e direttore generale della divisione abbigliamento Vestebene, che ha compiuto i 69 anni. L'esperienza di Ronchi, però, manager di grande affidabilità Miroglio, non andrà dispersa, resterà coinvolto nella società.
Estratto da CorrierEconomia del 4/09/06 a cura di Pambianconews