Il rigore fa volare le vendite e la moda va in gol con l'Italia
Mondiali 2006. Semifinale Italia-Germania. Jochen Zeitz, Ceo di Puma sa che da questa partita uscirà comunque soddisfatto: «In ogni caso, chiunque vinca, abbiamo vinto noi. La Germania è ovviamente la squadra del cuore, ma quello italiano è il team che sponsorizziamo, quindi vinca il migliore», commenta allo stadio con i suoi collaboratori. I tempi supplementari e i rigori della finale consegneranno la vittoria alla squadra tricolore e ovviamente anche al marchio Puma, del quale Jochen Zeitz ha preso le redini dieci anni fa, rilanciandolo sul mercato. «Per la prima volta nella storia un campionato mondiale è stato vinto da una squadra sponsorizzata da noi, ed è un successo incredibile».
Successo che Puma sta misurando in termini d´incassi che, come spiega Zeitz: «Dopo la vittoria degli azzurri dovrebbero crescere del 40%. Per non parlare della visibilità del brand, che a questo punto nel settore ha acquistato una posizione di leadership». Le magliette della nazionale griffate Puma, sulle quali in tutta fretta è stata aggiunta la quarta stellina sono andate esaurite in pochissimi giorni. Inoltre Puma è partita con un´imponente campagna pubblicitaria sui più potenti giornali europei: «Non solo abbiamo raggiunto, ma di lunga superato le nostre aspettative».
Ma la vittoria dell´Italia se l´aspettavano i vertici di Puma? «A dire la verità dopo tutti gli scandali eravamo un po´ dubbiosi, anche se probabilmente sono state le forti pressioni a dare alla squadra la marcia in più». Un trionfo che vede la moda sempre più legata al calcio e gli sportivi diventare ambasciatori del Made in Italy. E´ lo stesso Giorgio Armani a dichiarare che «oggi i calciatori sono i nuovi leader dello stile, ma, a differenza dei divi del cinema ai quali ora si uniscono nel ruolo d´icone della moda, devono anche mettere in mostra una marcata disciplina mentale e fisica che li rende veramente eroici. Ho così l´occasione di vestire degli eroi». Quest´anno Armani ha disegnato gli abiti per la nazionale inglese, e dopo il trionfo italiano le vetrine degli Empori sfoggiavano il tricolore ed una serie di accessori, cintura, borsa, borsone e scarpe con i colori della bandiera italiana. Tricolori anche le vetrine di Sergio Rossi, Paul Smith e Dolce&Gabbana, che sulla vittoria dell´Italia aveva puntato sin dal primo istante, preparandosi con una collezione a base di rosso, verde e bianco. Totale indifferenza, invece, da parte di Prada che ai campi verdi preferisce il mare, il vento, e Luna Rossa.
Come commentano gli esperti del settore: «Dopo tutti gli scandali non sembrava giusto puntare sul calcio, ma la vittoria dell´Italia ha aperto una vera caccia al gadget, scatenando un autentico patriottismo ed una voglia impressionante di tricolore».
Estratto da Affari&Finanza del 24/07/06 a cura di Pambianconews